
Colture “alternative”
Cosa semini quest’anno?
Il grano!!
Perché??
E qua, nessuno mai mi darà una risposta concreta!!
Te la do io…. almeno ci provo..
Ti spiego il tuo guadagno sul grano: 63, 59 €/ha
Per guadagno intendo quello che fatturi meno le spese sostenute!
Ah, aspetta!
Devi pagare il deposito grano (2 €/q.le) e spero per te non anche l’affitto del terreno!
È chiaro che ci hai rimesso!
Vuoi andare avanti così?
Se si, fermati qua, buona fortuna e tanti auguri!!
Se vuoi una svolta per la tua azienda, hai la fortuna di avermi incontrato e ti spiego il perché!
Ci sono molte colture che servono per scopi industriali, farmaceutici o per cosmesi, o per fare legname di pregio, ma che coltivano in pochi e il mercato ha “fame” di tali prodotti.
Vado al dunque. Le colture proposte sono:
- pawlonia
- lavanda
- melissa
- elicriso italico
La prima coltura è un albero a rapida crescita, le altre tre sono piante arbustive tipiche della macchia mediterranea. Sono piante semplici e rustiche, pertanto non devi “ucciderti e spezzarti la schiena” per lavorare!!
La domanda che ti, e mi, porrai è:
si ok, hai ragione, ma io sta roba a chi la vendo?
Domanda legittima!
Risposta: ci sono aziende che lavorano tali prodotti, che su contratto commissionano l’azienda agricola a produrre una determinata coltura e si impegnano a pagare a prezzo fissato su contratto al momento della raccolta.
Giusto per spiegarlo terra terra: tu mi pianti le patate e io ti pago 1€ a patata raccolta con una previsione di circa 10 patate di raccolto. Ti fai i tuoi calcoli e se ti conviene coltivi.
Tutto bello e perfetto!!
OK
Adesso, però, lasciamo l’acceleratore e fermiamoci!
La Ferrari è bellissima, velocissima… ma se non la sai guidare è sicuro che alla prima curva ti abbracci al muro e tanti auguri!
Ti piace l’idea di fare queste colture, e fai bene, ma bisogna seguire un iter ben preciso, che il sottoscritto ti obbliga a fare per il bene tuo e dell’azienda.
- conoscenza e disponibilità dell’azienda: all’imprenditore piace questa coltura? quanti ettari metterebbe a disposizione?
- sopralluogo terreni: è chiaro che se i terreni che metti a disposizione non sono idonei te lo scordi di fare queste colture!
- valutazione azienda: devi essere in grado di coltivare e “garantire” un certo raccolto.
- contratto: l’azienda firma un contratto di fornitura di prodotto agricolo e si impegna a mettere la coltura dopo aver valutato in modo adeguato l’investimento da fare
- realizzazione impianto e pagamento alla raccolta come da contratto.
Dopo questo articolo cosa hai deciso di fare?
Chiamami, sono il tuo agromanager, cosa aspetti a farti aiutare a guadagnare quello che meriti?
P.s.: ricorda che nel mercato chi arriva prima guadagna, domani o tra un paio di anni i prezzi potrebbero volgere al ribasso!! Il kiwi insegna molto a tal proposito quando all’inizio gli agricoltori furono diffidenti e persero una buona occasione per far profitto!