
La mappatura dei terreni
Molte volte quando un imprenditore agricolo inizia ad usufruire dei miei servizi per la sua azienda, mi mostra i terreni e mi sa solo dire:
- Questo è mio
- Ci coltivo tale coltura
- Dovrebbe essere di circa tot ettari
- Questa è la visura catastale della mia azienda
È chiaro che ci siamo persi una miriade infinita di informazioni che poi vanno ricostruite. Innanzitutto fai una visura di mappa dei terreni, cosi inizi ad identificarli.
Esempio:
Al foglio 100 particella 1 sai che il fondo è di 10 ettari e che forma ha, e poi lo sai riconoscere sul campo.
In questo modo sappiamo la forma del campo, la dimensione e lo riconosciamo nella realtà poi!
Fatto ciò se hai una coltura arborea è fondamentale sapere il sesto di impianto, ossia la distanza tra le piante e i filari.
Quindi facendo questa semplice “ricerca” saprai dire con precisione al tuo agromanager i dati essenziali del fondo che gli mostri che poi deve seguirti durante l’anno.
Ricapitolando i dati che devi fornire sono:
- Foglio e particella catastale;
- Visura di mappa;
- Misura del sesto di impianto.
Questi dati servono per fare la mappatura dei terreni, ossia si riporta su una mappa cartacea quello che c’è in campo: filari, alberi, pozzi, muretti a secco, curve di livello…
Poi effettuata la mappa la si mette in una griglia numerata dove ogni quadrato corrisponde a 2.500 mq in campo.
La mappatura è la base per poter fare dei sopralluoghi a cadenza settimanale e prendere appunti su quanto rilevato e osservato, oltre che consente nella difesa fitosanitaria di programmare con accuratezza dove piazzare le trappole entomologiche (e avere la certezza di ritrovarle tutte!), di fare prelievi di campioni del suolo o di parte di piante…
Ora scommetto che starai pensando:
Dottore, si, va bene, ma sta cretinata di fare le mappe per prendere appunti non serve a nulla, c’ho uno stregone che viene in campo e mi dice tutto quello che c’è!!
Risposta:
Chiedi al cuggino stregone se ricorda esattamente quello che è successo durante l’anno nei precedenti sopralluoghi!
Quindi, fidati di un professionista serio, fatti fare le mappe dal tuo agromanager, oppure se non ce l’hai e non sai come fare, chiamami!
Sono il tuo agromanager di fiducia!